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NEWS / PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO

 

La Giunta ha definito le linee di indirizzo: mobilità sostenibile, sicurezza stradale, piste ciclabili e mobilità pedonale, accessibilità alle scuole, valorizzazione del commercio di vicinato

L’assessore Paolo RAINATO: “Affideremo un incarico ad un soggetto esterno che dovrà recepire le indicazioni emerse da un tavolo di confronto con associazionismo, mondi produttivi e scuola”

La Giunta comunale di Chieri ha adottato con delibera le linee di indirizzo ai fini dell’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). Adottato nel 2002, ed aggiornato nel 2013, il PGTU costituisce l’atto preliminare (o piano quadro) ai fini dell’adozione da parte dell’amministrazione comunale del PUT (Piano Urbano del Traffico), che i Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti hanno l’obbligo di adottare ai fini del miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, della riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico e del risparmio energetico.

Spiega l’assessore alla Viabilità Paolo RAINATO: «Dopo otto anni era necessario procedere all’aggiornamento di questo documento relativo alla programmazione della viabilità, innanzitutto per adeguarlo alle diverse novità normative, a cominciare dalle modifiche al Codice della Strada apportate lo scorso anno con il decreto Rilancio, ma anche i piani regionali su mobilità e trasporti (2018) e mobilità ciclabile (2019) ed il progetto sui Percorsi Ciclabili Sicuri da Chieri al Po, ma anche tenendo conto di quanto emerso durante la pandemia. Procederemo quanto prima ad una manifestazione d’interesse, al fine di conferire un incarico ad un soggetto esterno che dovrà analizzare il precedente Piano, integrandolo con le proposte e le suggestioni sia quelle formulate da Giunta e Consiglio, sia quelle emerse da un apposito tavolo di partecipazione e confronto».

«Due sono i punti fondamentali della delibera di indirizzo-aggiunge l’assessore Paolo RAINATO– da un lato la mobilità sostenibile, quindi promozione della mobilità pedonale e ciclabile, migliore fruibilità degli spazi pubblici, valorizzazione del commercio di vicinato e dell’artigianato, dall’altro la previsione di una fase di partecipazione e di ascolto di diversi soggetti locali, dall’associazionismo ai rappresentanti di imprenditori, commercianti ed artigiani fino ai dirigenti scolastici.

Inoltre, il PGTU dovrà accogliere quanto emerso dal progetto sul Centro Commerciale Naturale, proprio per valorizzare il commercio di vicinato non solo sull’asse di via Vittorio Emanuele II ma nell’area delimitata dalle principali strade cittadine. Per quanto riguarda la pedonalizzazione dell’ultimo tratto di via Vittorio Emanuele II e di piazza Pellico, saranno definiti prossimamente, prima dell’aggiornamento del piano».

Nell’aggiornamento occorrerà, tra le altre cose, dare concreta efficacia alle isole ambientali/zone 30 esistenti (le zone in cui i veicoli devono procedere a velocità non superiore ai 30 km/h) e individuarne di nuove; aggiornare la rete ciclabile – intesa sia come piste ciclabili, sia come percorsi sicuri perché all’interno delle isole ambientali, sebbene in promiscuo con i veicoli – nonché individuare le strade urbane dove sia conveniente la realizzazione delle nuove corsie ciclabili, delle corsie per il doppio senso ciclabile, delle strade ciclabili tipo E-bis; migliorare l’accessibilità, in particolare ciclo-pedonale e mediante trasporto pubblico locale, ai plessi scolastici, in armonia con il progetto in itinere denominato “La città va a scuola”; aumentare la sicurezza stradale percepita e ridurre l’incidentalitàattraverso interventi puntuali sulla rete stradale; ridurre la pressione del traffico mediante specifici interventi; redigere il Regolamento Viario; ottimizzare la mobilità pedonale (pedonalizzazioni, rete dei percorsi pedonali, percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro, abbattimento barriere architettoniche); migliorare le condizioni strutturali per un incremento dell’efficienza del trasporto pubblico urbano con particolare attenzione alle connessioni con quello extraurbano; sviluppare le connessioni intermodali; aggiornare il sistema della sosta e dei parcheggi individuando un modello che favorisca la fruizione ciclopedonale del centro storico, tenendo in considerazione le necessità operative dei negozi di vicinato e degli avventori degli stessi; recepire gli sviluppi innovativi della mobilità (micromobilità, smart mobility, MAAS, shared mobility, mobilità elettrica, etc.); affrontare il tema della logistica urbana.

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