giovedì, Marzo 28
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Tributo all’ Arte

TRIBUTO ALL’ARTE / I moti dell animo.

TRIBUTO ALL’ARTE / I moti dell animo.

News, Tributo all' Arte
Cosa osservate di un persona che vi sta parlando? Io guardo le mani, osservo i loro movimenti, le proporzioni, la forma. E così ho cominciato ad osservare le mani nella pittura. Mani che si protendono oltre la tela, mani che si adagianomollemente in grembo, mani intimidite, mani sicure di sé, mani languide, mani schizzinose… E resto affascinata pensando che fin dai tempi antichi rappresentare le mani era un passaggio obligato per ogni artista. Mi soffermo sul Maestro per eccellenza: su come Leonardo da Vinci con dei semplici movimenti di mano sia riuscito a far parlare i 12 apostoli attorno a Gesu'. Probabilmente neanche un bravo scrittore avrebbe potuto far di meglio con le parole. Tra il 1495 e il 1497 Leonardo dipinge nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, a Milano, un'U...
TRIBUTO ALL’ARTE / Dipingere l anima attraveso gli occhi

TRIBUTO ALL’ARTE / Dipingere l anima attraveso gli occhi

Tributo all' Arte
di Monica Ferri Amedeo Modigliani è stato uno degli artisti più importanti ed influenti del ‘900. Le sue opere sono talmente originali e uniche, che identificarle è facile anche per i meno esperti. Per la maggior parte si tratta di bellissimi ritratti femminili, e questi capolavori si distinguono facilmente perché caratterizzati da colli allungati e volti stilizzati. Ma la vera particolarità è da ricercare soprattutto negli occhi. Si perché in quasi tutti i suoi ritratti, Modigliani dipingeva molto spesso occhi privi di pupille, piuttosto vitrei, tanto che questa scelta pittorica a dato adito alle più svariate interpretazioni. Da una parte c’è infatti chi vede una sua profonda difficoltà nel relazionarsi con le donne. Mentre un’interpretazione più “poetica”, racconterebbe come Mod...
TRIBUTO ALL’ARTE / Giove e Io.

TRIBUTO ALL’ARTE / Giove e Io.

Cultura, Tributo all' Arte
[xyz-ihs snippet="ad-sense" L'attimo più erotico della pittuta italiana colto da Correggio Giove e Io è un dipinto a olio su tela (163,5x74 cm) di Correggio, databile al 1532-1533 circa e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna. Correggio visse prevalentemente nella Pianura padana, in una cittadina che contava nemmeno 15 mila abitanti (Parma), e non vantava né un re né un papa e nemmeno una piccola corte, è sempre rimasto escluso dal canone del Cinquecento che allinea Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Tiziano. Doveva molto a tutti e quattro, ma non gli fu inferiore. Fa parte di una serie realizzata per il duca di Mantova Federico II Gonzaga avente per tema gli amori di Giove. Non ci sono prove documentarie che accertano che il committente fosse Federico II Gonzaga, duc...
TRIBUTO ALL’ARTE / L’abbraccio tra amore e psiche

TRIBUTO ALL’ARTE / L’abbraccio tra amore e psiche

Cultura, Sport, Tributo all' Arte
di Monica Ferri Perché ci baciamo? C’è chi dice che sia un atto istintivo, a me piace  pensare al bacio come a un gesto romantico, unatto di bellezza, elegante e passionale, stessa passione che vedo in  tutti i baci che ho avuto la fortuna di ammirare con gli occhi degli artisti che amo. Molti di loro hanno raccontato questo gesto, ognuno a suo modo, ognuno con una diversa storia celata dietro splendide pennellate o intagli. Oggi vi racconto Amore e Psiche  Quello realizzato da Canova, è probabilmente il bacio più elegante della storia dell’arte per il candore immacolato del marmo, la posa plastica dei due amanti e la loro bellezza classicheggiante. E’ stata realizzata in tre versioni differenti, ognuna delle quali porta su di sé delle differenze importanti, ma l...
RUBRICA / Tributo all’Arte / L’amore nell’arte.

RUBRICA / Tributo all’Arte / L’amore nell’arte.

Cultura, Tributo all' Arte
di Monica Ferri Con tutta la sua passione, fascino e turbolenze, questo sentimento ha il potere di convertire in bellezza le emozioni piùprofonde. Con questo tema mi piacerebbe coinvolgervi per qualche settimana. Oggi ho scelto per voi una delle opere piùconosciute a riguardo e ve la racconto a modo mio! Bacio, di Gustav Klimt Klimt cercò di catturare la perfetta interpretazione dell’abbraccio umano nel suo dipinto più famoso. Anche se il pittore austriaco iniziò il suo lavoro dopo essere stato pesantemente criticato a Vienna, il dipinto fu venduto prima del completamento e formò parte del patrimonio artistico della nazione. Realizzato tra il 1907 e il 1908 è un olio su tela perfettamente quadrato (180 x 180 cm), oggi esposto presso la Galleria del Belvedere di Vienn...
TRIBUTO ALL’ARTE / La Solitudine interiore libera la creatività.

TRIBUTO ALL’ARTE / La Solitudine interiore libera la creatività.

Cultura, Tributo all' Arte
di Monica Ferri Chi ha detto che la solitudine e’ tristezza e malinconia. Nella solitudine riscopiriamo noi stessi, la nostra creativita’in tutta liberta’. Gli artisti  conoscono bene la solitudine e hanno il coraggio di viverla per raccontarla. Spesso è fonte d’ispirazione necessaria per evolversi e creare, a volte è così alienante da volerla sfuggire, per essere „come gli altri“. Nel suo intimo, l’artista, riscopre la sua umanità. Si ritrova a dover scegliere come affrontarla. La odia e la sfugge fino alla psicosi ed alla morte. Oppure la osserva e la racconta distaccato. O la trasforma nel luogo necessario al suo genio creativo. Ecco perché l’arte deve essere vissuta come un’esperienza interiore, nella propria solitudine. Attraverso la solitudine l’artista arriva all’ es...
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