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Coronavirus / Gallera per nostro sistema sanitario corsa contro tempo

“Le misure sono finalmente un segnale forte che apprezziamo e riteniamo sia quello che serve per dare al Paese il segnale che stiamo vivendo un momento di grande emergenza e ci vuole un comportamento responsabile”. Così l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera che a Omnibus su La7 ha aggiunto “nel dettaglio alcune aperture potrebbero far discutere ma è importante il messaggio.

Misure blande aumentano agonia e difficoltà che mettono in ginocchio l’economia”.

Il nostro sistema sanitario è sotto una pressione enorme, alcuni presidi sono in grande difficoltà, ma fortunatamente sistema sta reggendo. E’ una corsa contro il tempo”, ha sottolineato Gallera aggiungendo: “Ogni giorno apriamo nuovi posti in terapia intensiva e ogni giorno si vanno ad occupare”. “In 15 giorni abbiamo aumentato di 223 i numeri dei posti in terapia intensiva”, ha affermato.

Dal 20 febbraio ad oggi abbiamo aperto 223 posti in terapia intensiva e contiamo di aprirne tra i 150 e i 200 nei prossimi sette giorni. Gli spazi ci sono ma il contagio sta crescendo in maniera vorticosa quindi il rischio che prima o poi ci si trovi in una situazione di insostenibilità si avvicina, per questo siamo stati molto risoluti nel chiudere misure. Il contenimento che andiamo ad attuare oggi produrrà effetti tra 10 -15 giorni”, continua.

Tra l’altro “con la Protezione civile abbiamo studiato un progetto ambizioso di realizzare in Fiera di Milano 500 posti letto di terapia intensiva”, ha fatto sapere ancora Gallera aggiungendo: “Abbiamo bisogno di respiratori, di personale, la Protezione civile deve darci in queste ore una risposta. Se arrivano, in 6 giorni prepariamo il modulo che poi potrà essere messo a servizio del Paese. Speriamo che la Protezione civile recuperi il materiale necessario”.

Gallera ha poi risposto a una domanda sul tweet di ieri del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: “Quello che può succedere è che a volte un presidio è così affollato che devi decidere chi devi intubare subito e chi invece devi dislocare in un altro presidio, quindi si deve chiamare la centrale e trovare un altro posto, ma per ora è solo una questione di priorità di tempo”.

Fonte AdnKronos 12 Mar 2020 09:55:44

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